22 giugno 2023
Care amiche, dopo aver scoperto Arsenio Lupin e la contessa di Cagliostro mi sono appassionata tantissimo ai racconti di Maurice Leblanc e mi piacerebbe molto leggerne altri in futuro! Ho anche fatto qualche ricerca online e ho scoperto delle cose molto interessanti… Per esempio: vi siete mai chieste perché Lupin venga descritto come un ladro “gentiluomo”? Se anche voi siete curiose di saperne di più su questa affascinante figura letteraria, continuate a leggere!
Nel 1905 il direttore di un importante giornale francese chiese all’autore Maurice Leblanc un racconto da pubblicare in appendice al quotidiano. In quegli anni i lettori seguivano con passione le avventure del celebre detective Sherlock Holmes, così Leblanc pensò di creare un personaggio che potesse essere un suo degno avversario: un ladro geniale, dalla mente brillante, mago del travestimento: così è nato Arsène (in italiano Arsenio) Lupin!
Lupin è il “ladro gentiluomo” per eccellenza: deruba solo i più ricchi, che non sentiranno troppo la mancanza dei loro gioielli. Ha l’abitudine di avvisare in anticipo le vittime dei suoi furti e non sopporta la violenza; l’unica arma a cui ricorre è il suo incredibile ingegno.
Scanzonato, furbo, ironico, spavaldo e ottimista, è sempre pronto a scherzare e a farsi beffa dei suoi nemici, anche nei momenti di maggior pericolo. Non si lascia mai scoraggiare dalle avversità, poiché è certo che la sua intelligenza saprà sempre tirarlo fuori dai guai.
Il personaggio di Leblanc, però, non è caratterizzato solo da una mente fuori dal comune. Atletico e abile negli sport, conosce il Ju Jitsu giapponese e altre tecniche di lotta che ha appreso dal padre, maestro di ginnastica, scherma e boxe.
Arsenio Lupin è soprattutto un grande trasformista: sa camuffarsi perfettamente e cambiare identità a seconda dell’occasione, sfuggendo sempre alla polizia e mettendo nel sacco tutti i suoi inseguitori!
Non vedo l’ora di leggere altre sue avventure!
Pilla
Devi essere connesso per inviare un commento.
Non sapevo tutte queste cose. Grazie Pilla.