22 giugno 2021
Solcare le onde trasportati dal vento a bordo di una barca a vela è un’esperienza unica, ma ancora più emozionante è imparare a governarla (proprio così: la barca non si guida, si governa)!
Ammetto che non è facile, servono corsi specifici per imparare la teoria e poi tanta, tantissima pratica in mare per arrivare a padroneggiare quest’arte. Ma se il mondo marinaresco vi affascina, vi propongo di iniziare imparando qualche termine del lessico che si usa a bordo in modo da prendere confidenza con l’argomento. Forza, ragazze: mollate gli ormeggi, si salpa per una nuova avventura!!!
Skipper: persona che sta al comando dell’imbarcazione.
Prua: parte anteriore della barca.
Poppa: parte posteriore della barca.
Babordo: fianco sinistro della barca.
Tribordo: fianco destro della barca.
Rada: insenatura riparata dai venti, dove le imbarcazioni possono fermarsi e dare fondo all’ancora.
Parabordo: cilindro o sfera (di sughero o di plastica) che si appende ai fianchi delle imbarcazioni per proteggerle dagli urti.
Timone: elemento situato a poppa che serve a dare la rotta (ovvero la direzione) alla barca.
Albero: palo verticale a cui sono fissate le vele.
Cima: fune o corda usata per regolare le vele o per ormeggiare la barca. Per fissare le cime si usano degli specifici nodi, eccone quattro con cui potete iniziare a esercitarvi:
Il nodo francescano è utilissimo anche per creare un portachiavi! L’avreste mai detto? Ecco come fare:
1. Posizionate la corda come nell’immagine.
2. Attorcigliate il primo capo della corda due volte attorno al secondo capo.
3. Passate il primo capo dentro l’anello che si è formato.
4. Prima di stringere il nodo, fate passare nell’anello di corda che si è formato l’anello di metallo in cui infilerete le chiavi. Quindi stringete il nodo: il portachiavi è fatto!
E come dicono i marinai… buon vento, amiche!
Nicky
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Grazie, questo trucco c’era anche nel libro “AVVENTURA AI CARAIBI”
Buon vento, Nicky!